si, vabbè, un titolo…fate voi che non mi viene

dai sono già le 10 e mezzo e devo ancora fare tutto.
il bello è che sono in batteria dalle 7.
il bello è che è lunedì, e se c’è un monte di gente che si lagna che il week end è finito, io sono in controtendenza, come sempre. 

occhei occhei mi piace anche a me il week end. adoro il week end, ma a oggi 2012 con il mondo nella merda fino alle ascelle, credo si debba iniziare ad amare il week start!

s’ha da lavorare signori miei, se si vuole far l’amore, come cantavan quelli; s’ha da aver voglia di produrre, creare, innovare spinti da questo vento (maremmacheventostigiorni) di primavera.

l’ozio lasciamolo ai balordi e agli ignavi, che non aspettano che l’ora dell’aperitivo, per sfoggiare il nuovo aifon, per postare pinterest, per cieccarsi in forsquer.

apro una parentesi.
che grande tristezza vedere le coppie di trent’anni senza entusiasmo; lei è imbronciata nei suoi jeans seconda pelle, su tacchi a spillo improponibili, piastrata alla morte. lui ha un grosso telefono, un grosso orologio, una grossa automobile, i capelli precisi e un giubbotto buono contro il freddo ma che non scalda. si guarda in giro, lei lo sa ma non ha il coraggio di intervenire.
e io ripenso alle vecchie foto dei miei genitori, vestiti alla meno peggio, alla loro miseria; mia mamma coi capelli corti tagliati da una mano maldestra mentre balla un improbabile “ballo del mattone” con mio babbo, e ridevano di gusto.

salviamo i ragazzi dalla tristezza: è un imperativo!

chiusa parentesi.

anche perchè nel frattempo mi ha chiamato mia sorella (classe ’59): ha pensato al mio regalo di compleanno (il 10 agosto ndlv).
che ne dici se ti regalo il concerto dei Duran Duran a Cattolica il 20 luglio?!!?!!!” 
voi non potete capire, lo so, ma ora s’è fatto davvero tardi e c’ho da andar via.
ve lo spiego un’altra volta. 

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come diceva quello: siate affamati (ma non mangiatevi a tutti i costi una merda) siate folli (ma valutate adeguatamente se ciò in cui pensate di folleggiare prevede il carcere a fine corsa)

4 pensieri su “si, vabbè, un titolo…fate voi che non mi viene

  1. Quello che aveva quel trentenne, mia cara LaVale, era CERTAMENTE un pisello piccolo!!!
    Che voglia di mare.
    Però hai ragione: evviva il lunedì.

    Lilla

  2. il sog. Arad intende che, se sei persona clever, quando ti annoi ti metti le gambe in spalla e inizi a far di tutto per farti passare la noia.
    e -tadaaaaaa- crei.
    io ho fatto una spilla con avanzi di stoffe, per dire.
    poi èvvvvero, ci son le belle volte che apri lo stipo con le patatine e allora ciao.
    😉
    Lilla

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